I migliori vini degli ultimi 10 anni secondo Wine Angels

Elisa Fiore Gubellini, una delle Sommelier del trio tutto femminile Wine Angels, ci racconta quali sono per lei i migliori vini di questa decade che si è appena conclusa il 31 dicembre 2019. 

Il 31 dicembre 2019 si è conclusa una decade, e mi è sembrato interessante ripercorrere insieme gli ultimi 10 anni del panorama enoico, da qui lo spunto per il mio articolo.

Spero Vi piaccia la mia selezione, si tratta di vini chiaramente da me degustati, alcuni bevuti con amici, altri assaggiati durante visite alle Aziende, addirittura alcuni (gli ultimi ovviamente) direttamente dalle botti! Premetto che non sarebbe questo il miglior modo per valutare un vino, poiché si dà un giudizio di qualcosa che di fatto non è ancora formato, ma in entrambi i casi in cui l’ho fatto posso garantirVi che già così si intuisce che saranno delle bombe! 

 

Partiamo con il nostro countdown:

 

2010 - Barolo Riserva Monfortino Giacomo CONTERNO 

Siamo in Piemonte, la mia regione, famosa non tanto per la mia nascita quanto per quella del Barolo, il vino dei re e il re dei vini, in questo caso parliamo del Barolo più famoso al mondo, 100/100 il punteggio che gli diede Parker, 1.000€ + iva il prezzo al quale viene venduto (dalla sottoscritta). Una bottiglia iconica, ma da stappare tra almeno altri 30 anni. 

 

2011 - Vosne Romanee 1er Cru Lex Beux Monts Domaine LeRoy

Qui siamo in Borgogna e Lei ne è la Regina, parliamo di un mito vivente Madame Leroy che ancor adolescente si dice indovinasse ogni Cru di Borgogna solo assaggiando un chicco d’uva. Questa bottiglia ho avuto l’onore di berla insieme a Lei a Bordeaux durante il VINEXPO di questo anno, vino immenso ed eterno, come la Sua Produttrice.

 

2012 - Champagne Cristal Louis ROEDERER 

Restiamo in Francia, ma cambiamo Regione. Cristal, lo champagne che divenne famoso alla corte degli zar, dopo una fantastica 2008 - annata magnifica in tutto lo Champagne - con la 2012 sembrerebbe superarsi. A detta dell’amico e massimo esperto di Champagne Alberto Lupetti la fortuna in questo caso è “figlia del terroir e non dell'annata” come fu invece per la suddetta 2008, provare per credere! 

 

2013 - Brunello di Montalcino Cerretalto CASANOVA DI NERI 

Assaggiato in cantina insieme al Produttore Giacomo Neri, un vino che tra 10 anni sarà forse nella Sua perfetta drinking window ma che già oggi è squisito. Per inciso, l’ho assaggiato a marzo durante il periodo di Benvenuto Brunello, manifestazione magnifica alla quale però l’Azienda non partecipa, a onor del vero sono stata da Loro in visita proprio in quei giorni, visita che consiglio di fare a tutti almeno una volta nella vita.

 

2014 - Sauternes Chateau d’Yquem 

“Mors tua vita mea” dicevano i Latini, un’annata fresca come la 2014 ha dato scarsi risultati in Piemonte, a Barolo in primis, e in buona parte del territorio nazionale, ma qui a Sauternes ha regalato vere perle, la Botrytis Cinerea (muffa nobile) ci ha donato questo nettare degli dei, o come lo chiamo io questo “oro liquido”. Il cantiniere dell’Azienda è un mio follower ed è stato così gentile da invitarmi in cantina e farmi fare una visita unica durante la quale ha stappato oltre a questa anche un magnifico Y - vino bianco fermo - 2017, ma tranquilli non Vi ho spoilerato un’altra annata, vedrete che per la 2017 ci sarà una sorpresa.

 

2015 - Sassicaia TENUTA SAN GUIDO 

Non potevo scegliere altro, ha preso i 100/100 di Parker ed ha vinto il premio come miglior vino dell’anno da Wine Spectator, usciva dalla cantina a circa 90€ e ancora adesso si trova in giro a non meno di 250/300, grandissimo vino che sarà ancor più grande tra qualche anno, assaggiato grazie all’Enomatic in un’enoteca di Montalcino (30€ per 4cl). Vino da investimento, io personalmente ne ho 12 bottiglie in cantina + 1 magnum e 1 doppio magnum. Per la cronaca, strabatte la 2016. 

 

2016 - Ornellaia TENUTA DELL’ORNELLAIA 

Restiamo in Toscana per questo altro famosissimo Super Tuscan assaggiato recentemente in un ristorante di Merano, era già buonissimo, ma sappiate che anche per questo bisognerà aspettare e non poco per goderne appieno.

 

2017 - Fiorduva 2017 Marisa CUOMO  

Scendiamo in Campania, per un vino bianco così minerale da ricordare quelli francesi, Marisa Cuomo ha infatti le vigne a strapiombo sul mare della Costa d’Amalfi. L’uva gode quindi della magica azione del sole e del mare, che ritroviamo entrambi nel calice. 

 

2018 - Magma Frank CORNELISSEN 

Un assaggio fatto in cantina questa estate quando ero in visita nella zona dell’Etna, un grandissimo vino se non il più grande della Regione sicuramente il più costoso. Forse sarà un caso, ma Frank Cornelissen non è Siciliano, è un vignaiolo di origine belga, divenuto recentemente il più grande protagonista del panorama vinicolo dell’Etna e non solo. Il terroir è quello unico del vulcano, la cantina ha infatti sede a Solicchiata, sul versante nord della Montagna, e i suoi vigneti, allevati per lo più ad alberello, sono sparsi lungo tutta la pendice settentrionale, tra i 650 e i 980 metri s.l.m.. Le vinificazioni avvengono, secondo antiche tradizioni, in giare di terracotta interrate nella pietra lavica, senza uso di additivi né di solforosa. Tutto ciò per garantire la piena e autentica espressione della Natura.

 

2019 - Cossut Refosco MIANI 

Dulcis in fundo saliamo nel mio amato Friuli, la mia Regione d’adozione, la stessa in cui è nato THRILL, qui troviamo Enzo Pontoni, il più grande produttore del Friuli Venezia Giulia, i suoi vini sono conosciuti e apprezzati in tutto il mondo con il nome di MIANI, che di fatto è il cognome di sua madre. Data anche la vicinanza a Buttrio, sono spesso da Lui in cantina e nella mia ultima visita ho avuto il piacere di avere qualche pre view da cui deriva la mia scelta. La 2019 è stata per Miani un’annata strepitosa, migliore della già buona 2018, il suo Refosco era, è e soprattutto sarà un vero missile. Nasce dalla vigna COSSUT da cui prende il nome, con viti vecchie di 20 anni, le cui uve affineranno in barrique per due anni circa. Vi consiglierei di comprarne a casse, ma purtroppo i vini di Miani non sono facili da reperire, la produzione non arriva alle 10.000 bottiglie annue, troppo poche per accontentare la richiesta mondiale, se siete fortunati a trovarne una non fateVela scappare. Ovviamente l’Azienda punta alla qualità e non alla quantità il che si evince soprattutto sui rossi, vini per la cui la Regione Friuli non sembrava vocata, ma che grazie a Miani (memorabile il suo CALVARI) raggiungono livelli elevatissimi e unici al mondo. 

 


Articolo di Wine Angels - Elisa Fiore Gubellini
Nata a Torino nel 1985, dopo gli studi classici e universitari, si diploma Sommelier AIS nella sua città natale e qui lavora per anni come Fine Wine Merchant, prima per l’e-commerce Grandi Bottiglie poi in proprio. Dal 2018 gestisce un gruppo di Sommelier donne, le Wine Angels, creato proprio per reagire ad un mondo - quello del vino - in cui il maschilismo regna ancora sovrano. Blogger e instagrammer di successo, informer e influencer del settore, organizza eventi correlati al mondo del vino e wine tour in Italia e Francia, continuando a operare come consulente e mercante. 

“Nessuno deve aver paura di avvicinarsi a questo fantastico mondo, per troppi anni una casta di Colleghi Sommelier ed esperti vari ha cercato di tener fuori i più (in primis le Donne) dal mondo del vino, il mio scopo è invece spiegare a tutti con parole semplici quella che è la mia passione più grande, tutti noi abbiamo olfatto e gusto e possiamo dire la nostra in una degustazione, io stessa so di non sapere, ma quello che conta è la voglia di imparare... e di degustare!” Cit.

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